Agenzia delle entrate codice fiscale condominio

Agenzia delle Entrate: Codice fiscale condominio di gestione

Con Risposta a interpello n. 228 del 28 aprile 2022, l'Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sull'attribuzione del codice fiscale ad un condominio di gestione. Un condominio di gestione, pur non potendosi configurare come un condominio ordinario ai sensi del Codice civile, può comunque richiedere l'attribuzione del codice fiscale in quanto costituisce una forma di autogestione degli spazi e dei servizi comuni.

conferenza Agenzia delle Entrate

La questione è stata sollevata da una società  che possiede un edificio in "autogestione". L'ufficio territoriale competente ha negato l'attribuzione del codice fiscale sulla base del fatto che, nel caso di una società  di costruzione unica proprietaria dell'edificio, il condominio non può dirsi venuto ad esistenza fino a quando non vengono vendute le singole unità  immobiliari. Pertanto, il modello AA5/6 non può essere validamente sottoscritto in assenza di un verbale di assemblea condominiale correttamente formato.

Tuttavia, l'istante sostiene che, essendo l'edificio di sua esclusiva proprietà , manca la comunione di beni necessaria per costituire un condominio. Tuttavia, ha bisogno di avere un codice fiscale per consentire ai destinatari di gestire autonomamente gli spazi e i servizi comuni, come previsto dalla legge regionale del Veneto del 3 novembre 2017.

L'Agenzia delle Entrate specifica che, secondo una sentenza della Suprema Corte del 3 ottobre 1991, il condominio di gestione consiste in una collettività  di inquilini autorizzati dall'ente proprietario a svolgere l'amministrazione ordinaria dell'immobile. Questo condominio del gestione può deliberare sulle spese necessarie per l'uso dei servizi comuni e riscuotere le quote dei singoli assegnatari, in modo simile a quanto avviene nei condomini ordinari. La differenza sostanziale tra un condominio di gestione e un condominio ordinario è che un'assemblea di condomini può deliberare su qualsiasi argomento previsto dal Codice civile, mentre un'assemblea di inquilini o assegnatari può occuparsi solo della gestione ordinaria senza apportare modifiche all'immobile.

àˆ importante sottolineare che l'autogestione è subordinata alla previa assegnazione degli alloggi. In attesa dell'effettivo funzionamento dell'autogestione, gli assegnatari sono tenuti a rimborsare ai comuni o alle ATER le spese sostenute.

Di conseguenza, l'Agenzia delle Entrate riconosce la possibilità  di attribuire un codice fiscale a un condominio di gestione, anche se non soddisfa tutti i requisiti di un condominio ordinario. Ciò consente ai destinatari di gestire autonomamente gli spazi e i servizi comuni, come previsto dalla legge regionale del Veneto.

Camilla Leone

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