Finestra abusiva prescrizione
Finestra abusiva prescrizione
La finestra abusiva prescrizione è un termine che si riferisce al reato di abuso edilizio e alla sua prescrizione. In Italia, l'abuso edilizio costituisce sempre un reato, indipendentemente dalle dimensioni o dall'impatto sull'ambiente circostante. Tuttavia, come per altri reati, anche l'abuso edilizio può essere soggetto a prescrizione, cioè ad una scadenza oltre la quale il reato non può più essere perseguito penalmente.
La prescrizione per l'abuso edilizio avviene generalmente entro 4 anni dalla conclusione definitiva dell'opera. Se viene avviato un procedimento penale, il termine di prescrizione si allunga a 5 anni. Una volta scaduto questo termine, il responsabile non può più essere punito penalmente per il reato commesso e le relative sanzioni.
Tuttavia, è possibile evitare una condanna penale se viene presentata una domanda di sanatoria prima che venga contestato l'abuso edilizio. La sanatoria può essere concessa solo se l'opera realizzata è conforme alla normativa urbanistica vigente al momento della sua realizzazione e al momento della presentazione della domanda di sanatoria.
La prescrizione per l'abuso edilizio avviene automaticamente nel tempo e non richiede alcuna azione specifica. Non è un tipo di "licenza" concessa al responsabile dell'opera, ma è piuttosto un'eccezione che può essere sollevata nel corso di un eventuale processo penale. Tuttavia, in assenza di contestazione del reato, potrebbe non essere necessario sollevare la prescrizione.
Un'altra conseguenza sanzionatoria per l'abuso edilizio è l'ordine di demolizione. A differenza del reato di abuso edilizio che può essere contestato solo al responsabile effettivo della costruzione, l'ordine di demolizione può essere rivolto al proprietario del bene, anche se questi è cambiato nel frattempo. Pertanto, anche un acquirente o un erede dell'immobile sarà tenuto a demolire l'abuso.
È importante sottolineare che il reato di abuso edilizio cade in prescrizione, mentre l'ordine di demolizione può essere impartito anche molti anni dopo la sua commissione. Questo perché l'ordine di demolizione è una sanzione a tutela del patrimonio urbanistico, che non va mai in prescrizione. Tuttavia, la giurisprudenza ha stabilito che per i piccoli abusi edilizi è possibile convertire l'ordine di demolizione in una pena pecuniaria, qualora l'interesse del proprietario a mantenere la costruzione sia superiore a quello pubblico di ripristinare l'opera nella sua condizione originale. Questo principio è stato confermato anche dalla Corte di Giustizia Europea e recepito dalla giurisprudenza italiana.
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